Studio Odontoiatrico Di Domenico

Le nostre prestazioni

Le prestazioni dello Studio Di Domenico

Lo Studio Dentistico Di Domenico opera professionalmente eseguendo terapie odontoiatriche rivolte ad adulti e bambini. Presso lo studio troverete uno staff esperto, aggiornato e sempre disponibile per rispondere a tutte le vostre esigenze, che vi sottoporrà a una visita dettagliata e scrupolosa in modo da potere individuare tempestivamente eventuali anomalie di denti e gengive. La struttura dispone di ambienti opportunamente realizzati per offrire ai pazienti il massimo del comfort, oltre all’assoluta sicurezza di attrezzature e procedure moderne ed efficaci per una perfetta sterilizzazione; anche per questo il nostro team è in grado di risolvere qualunque tipo di problema dentale. Il nostro staff si avvale dell'uso di una strumentazione all'avanguardia e offre cure dentali specialistiche e percorsi terapeutici individualizzati, sulla base di protocolli certificati e delle particolari necessità di ogni paziente.

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Odontoiatria conservativa

La Conservativa è quella branca dell’Odontoiatria che, come suggerisce il nome, si prefigge l’obiettivo di “conservare” i denti. Si tratta principalmente dell’eliminazione della carie e del restauro del dente con metodiche adesive e materiali compositi che permettono un corretto ripristino dell’integrità dei denti, oltre che dell’estetica e della funzione.

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Endodonzia

Il dente è duro ma ha un “cuore morbido” costituito dall’endodonto. L’endodonto, lo spazio interno del dente, è occupato dalla polpa dentaria, un insieme di vasi sanguigni, linfatici e terminazioni nervose. La polpa serve a fornire il nutrimento del dente e a dargli la sensibilità, sia termica (caldo – freddo) che tattile (percezione e modulazione del contatto dentale e dell’applicazione delle forze), è pertanto una struttura molto importante che bisogna cercare il più possibile di preservare. Spesso però, in seguito a carie profonde o a traumi, si determina un’infiammazione pulpare che va obbligatoriamente trattata e che altrimenti porta a intensissimo dolore e, nel tempo, a necrosi pulpare, ascesso, infezione dei tessuti di sostegno del dente e dell’osso. La terapia endodontica può essere svolta con diverse modalità:

  • Incappucciamento: è il tentativo estremo di preservare la vitalità pulpare. Nei casi in cui è possibile farlo, la polpa viene protetta utilizzando materiali estremamente biocompatibili che vengono applicati direttamente sulla polpa dentaria esposta. Dopo l’attesa del periodo di indurimento, il paziente torna in studio per completare il restauro del dente con un’otturazione o un intarsio;
  • Devitalizzazione: quando la carie o il trauma hanno coinvolto una ampia porzione di polpa, i batteri penetrano all’interno contaminandola. Il tessuto pulpare deve allora essere rimosso con una procedura chiamata devitalizzazione. Il protocollo prevede l’uso di strumenti manuali e rotanti per eliminare tutta la polpa infetta e nel frattempo eseguire un’accurata detersione dei canali radicolari, seguita infine dalla otturazione dello spazio endodontico. L’obiettivo di questa terapia è non solo di eliminare il tessuto infetto, ma di detergere e disinfettare il lume canalare ed infine di sigillarlo completamente al fine di evitare che possa verificarsi in seguito una penetrazione batterica che potrebbe comportare la formazione di ampie infezioni a livello delle radici dei denti.
  • Ritrattamento endodontico: viene eseguito nei denti già devitalizzati ma che, ciononostante, hanno sviluppato un’infezione spesso a livello degli apici radicolari. L’obiettivo e le procedure sono le stesse della devitalizzazione, tuttavia il ritrattamento è una terapia ancor più complessa in quanto si va ad intervenire in una zona che è già stata trattata con le sue difficoltà del caso, e dove spesso si annida una popolazione batterica particolarmente resistente e tenace. Naturalmente però vale sempre la pena percorrere questa strada, pur di avere l’opportunità di salvare un dente.
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Gnatologia

La Gnatologia è una disciplina molto complessa, che si occupa dei disturbi legati all’articolazione temporo-mandibolare ed ai muscoli masticatori dell’apparato stomatognatico. Il bruxismo è un disturbo che determina il serramento o il digrignamento dei denti oppure il serramento della muscolatura della sola mandibola, senza alcun contatto dentale. E’ una patologia molto diffusa (ne soffre circa un terzo della popolazione italiana) anche se poco conosciuta e riconosciuta dal paziente stesso. Tra le cause ci sono lo stile di vita frenetico e dunque lo stress, ma anche il fumo, il consumo di alcol e l’assunzione di alcune sostanze stupefacenti. Il problema nasce dal fatto che questo disturbo comporta una usura progressiva dei denti e anche dei restauri odontoiatrici, con conseguente incrinatura e frattura che possono portare anche all’estrazione del dente. Inoltre a livello dell’articolazione temporo-mandibolare e della muscolatura masticatoria l’attività eccessiva (definita parafunzionale) può portare a difficoltà nei movimenti mandibolari, dolori muscolari localizzati o irradiati a livello di testa e collo. La ricerca scientifica attuale è concorde nel considerare come causa principale non tanto problemi di malocclusione, come si riteneva in passato, quanto più fattori psicologici e neurologici legati anche al sonno. Ad oggi non esiste una cura in grado di risolvere in maniera completa questa patologia, pertanto risulta fondamentale fare una diagnosi tempestiva per cercare di limitare i potenziali danni. Pertanto un approccio psicologico che invita alla auto consapevolezza del problema e a una particolare attenzione ad evitare di serrare o digrignare i denti durante il giorno, insieme ad un consumo limitato di alcol e caffè e a tecniche di rilassamento possono essere utili in caso di bruxismo diurno. Per il bruxismo notturno in aggiunta sono consigliate placche in resina che servono a proteggere i denti, a rilassare la muscolatura e ad alleggerire il carico sull’articolazione.

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Implantologia

L’introduzione dell’Implantologia negli anni 80 ha rappresentato una vera e propria rivoluzione in Odontoiatria. Fino ad allora infatti era possibile sostituire i denti persi solo attraverso dei ponti, che comportavano però il sacrificio dei denti che venivano limati, o con delle protesi rimovibili. Gli impianti invece sono delle viti in titanio che, inserite nell’osso, sostituiscono la radice dei denti persi, a cui viene connesso un moncone ed una corona trascorso un periodo di guarigione di circa 3 – 4 mesi. L’Implantologia permette di risolvere problemi di perdita sia del dente singolo che di tutta la bocca. Si ha perciò un perfetto ripristino sia sotto l’aspetto estetico che della masticazione, della situazione preesistente. In condizioni particolari è inoltre possibile usare tecniche di “carico immediato”, ossia inserire nella stessa giornata gli impianti ed i denti. Qualora la presenza di osso residuo fosse insufficiente per l’inserimento implantare, vengono utilizzate tecniche di rigenerazione e ricostruzione ossea con biomateriali, membrane, prelievi autologhi od omologhi.

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Ortognato - posturologia

L’occlusione e l’allineamento dei denti dipendono dallo sviluppo delle ossa mascellari e dall’eruzione dei denti. Può accadere però che fattori genetici o ambientali o abitudini viziate impediscano uno sviluppo armonico portando così a problemi di malocclusione di entità variabile. Sui bambini è possibile intervenire in maniera più efficace e completa con l’ORTODONZIA MOBILE: questa viene effettuata in dentatura mista (decidua e permanente) guidando le basi ossee ad una crescita corretta, con il vantaggio di limitare così anche i rischi di sovraffollamento dentale oltre che a permettere una crescita facciale più armonica e soddisfacente sul piano estetico e funzionale. Qualora invece il disallineamento dentale sia presente in dentatura permanente, come accade frequentemente negli adulti è possibile intervenire con l’ORTODONZIA FISSA: si agisce dunque solo sulla posizione dei denti utilizzando apparecchiature tradizionali o mascherine trasparenti (metodica invisalign).

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Parodontologia

Il termine Parodontologia sta ad indicare quella branca dell’Odontoiatria che studia i tessuti del parodonto e le malattie ad esso correlate. Vengono chiamate malattie parodontali o parodontopatie tutte le patologie che interessano il parodonto. La principale causa della parodontite è una scarsa igiene orale poiché aumenta il livello di placca batterica e questo fa comparire infiammazione gengivale, che poi si aggrava fino ad interessare il parodonto. Altri fattori che contribuiscono a favorire l’insorgere di queste malattie sono il fumo, il diabete non compensato, lo stress, la gravidanza, l’ereditarietà, ecc. La malattia parodontale si manifesta nel momento in cui uno o più costituenti del parodonto non esercitano più la loro funzione di sostegno dei denti, poiché vengono colonizzati da più specie batteriche. Tutto questo porta alla mobilità dei denti interessati e recessioni gengivali ovvero abbassamento delle gengive e formazione di tasche parodontali. Quando la patologia è allo stadio iniziale guarisce dopo un ciclo di curettage sottogengivale che deve essere mantenuto da una corretta e periodica igiene orale quotidiana. Diversamente in uno stadio avanzato della malattia esistono una serie di procedure chirurgiche atte a rallentare il progredire della malattia.

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Protesi fissa e mobile

Attraverso l’uso di corone o ponti, i denti che hanno perso molto della loro integrità in seguito a carie destruenti o a traumi, vengono limati e rivestiti e dunque adeguatamente protetti garantendo nel contempo un aspetto soddisfacente. Attualmente, oltre alle tradizionali leghe metalliche nobili, è possibile inoltre utilizzare materiali ceramici (zirconia, disilicato) altamente estetici che si integrano perfettamente nel cavo orale. Tali materiali, tutti certificati e con garanzia di conformità rilasciata dal laboratorio odontotecnico, combinano elevata resistenza ed un aspetto gradevole che ben si armonizza tra gli altri denti all’interno della bocca.

La protesi mobile si occupa di sostituire i denti mancanti con apparecchi rimovibili che assicurano una buona efficienza masticatoria e, in caso di estesa perdita dentale, anche un adeguato sostegno dei tessuti del viso ed una buona estetica impedendo così un aspetto senescente dato dalla mancanza di denti e dal conseguente riassorbimento dell’osso di supporto.

Le domande frequenti dei nostri pazienti

No poiché per rigetto si intende una reazione da parte del sistema immunitario dell’organismo che riconosce come non proprie quelle parti del corpo attaccandole. Gli impianti utilizzati in campo Odontoiatrico essendo realizzati in titanio (materiale biocompatibile) quindi inerte che non viene riconosciuto dal sistema immunitario e non stimola nessuna reazione, né allergica né immunitaria.
Si poiché non sostituendo il o i denti mancanti si ha una estrusione del dente antagonista (corrispondente) e quindi una perdita precoce, ed inoltre i denti vicini tendono a migrare (spostarsi) con alterazioni della masticazione. Se nella zona in questione manca il pilatro diventa indispensabile ricorrere ad un impianto.
Si tutte le persone in buona salute possono ricorrere ad un impianto a meno che non siano affette da determinate malattie che possano risultare una controindicazione alla applicazione di un impianto.
Sono dei fermi metallici (titanio) inseriti chirurgicamente nell’osso mascellare permettendo al dentista di sostituire i denti mancanti. A volte gli impianti possono diventare pilastri per un ponte o più elementi.
Si sia le labbra che le guance verranno sostenute dalla protesi. Si andrà così a migliorare l’aspetto delle labbra del volto e del profilo ottenendo nell’insieme un ringiovanimento.